Il dramma, ancora aperto, dell’emergenza Coronavirus ci costringe a ripensare il modello economico, culturale e sociale che abbiamo seguito fino ad oggi. L’isolamento sociale ha annullato il totale senso di libertà degli spazi di relazione in cui abbiamo organizzato la nostra vita.
La riscoperta di una dimensione domestica ci apre alla prospettiva di tante piccole comunità e spazi differenziati che le nuove tecnologie potranno mantenere in relazione e condivisione.
Gli spazi del lavoro, della socialità, dell’istruzione e della cultura dovranno essere riorganizzati per garantire la libertà e la sicurezza necessarie allo svolgimento di una vita comunitaria e per realizzare obiettivi, beni e strumenti utili alla vita e al suo equilibrato sviluppo.