Parco della Fede a Tirana – un progetto raccontato

Nel 2015 il Governo d’Albania ha indetto un concorso d’idee per un progetto di un “Parco della Fede” a Tirana. Al tempo, pur non partecipando al contest, si è voluto comunque tracciare alcuni spunti per un concept di progetto che avvicini all’idea di Parco della Fede.

Non si potuto non rimanere colpiti dalle parole scritte dal Primo Ministro di Albania, Edi Rama.

La loro lettura aiuta ad aprire lo spirito ad un progetto grandioso, espresso in tutta la sua grandezza dalla scelta di un tema che lega il tempo dell’uomo al più esteso tempo del mondo vegetale e naturale, avvicinandoci al tempo eterno di Dio.

Il progetto è già tutto lì, ispirato alla convivenza religiosa, così come prefigurato nella scelta del tema, dei luoghi, delle direttrici e dei percorsi urbani indicati nelle scelte condotte dal Comune di Tirana e dal Ministero per lo Sviluppo Urbano.

Occorre cercare di dare una forma a quest’idea e la proposta progettuale dovrà servire a dare una struttura architettonica e un primo indirizzo a quel processo di approfondimento di conoscenze e competenze che un tale progetto richiede.

Teologi, storici, sociologi, politici e gli stessi popoli dovranno poter sostenere un continuo approfondimento dei contenuti inseriti all’interno del Parco della Fede di Tirana, attraverso un tempo che potrà diventare anch’esso elemento di presenza e riflessione sulla storia dell’uomo e dello spirito, segnato lungo il percorso proposto come momento continuo ed ininterrotto di ricerca della Fede nel cammino verso il divino e progetto di società pacifica, sostenibile e condivisa.

Esprimere i valori fondanti dell’Europa attraverso un cammino culturale che attraversa l’intera umanità, a partire dalla religiosità delle popolazioni più antiche passando attraverso la storia dell’antico Egitto, della Grecia e della Roma antica, per arrivare alla profonda matrice cristiana dell’Europa, da sempre a stretto contatto con l’Ebraismo e con le altre principali radici religiose di tutti quei popoli che fanno riferimento all’Islam, alla ricerca di una ritrovata armonia che doni la Pace, il benessere e la convivenza civile a tutti i popoli.

Che un tale progetto sia stato proposto e ricercato da un piccolo paese, l’Albania, prossimo ad entrare nella Comunità Europea, legato alla storia dell’Europa e allo stesso tempo esposto a continui e importanti contatti con le altre religioni, conferisce ancora più valore alla proposta del Governo d’Albania.

Il progetto potrà senz’altro aiutare l’Europa a riscoprire il vero patrimonio che la unisce e cioè l’idea di centralità dell’uomo nell’universo creato e a rimettere l’uomo al centro della propria politica al di là di strette e contingenti ragioni economiche che troppo spesso definiscono le direttive di sviluppo della politica economica e sociale della Comunità Europea, per ritrovare il sentimento dell’accoglienza e le profonde radici cristiane che possono svilupparsi in armonia con le altre professioni di fede che appartengono a tutti quei popoli  giunti in passato e ancora oggi costretti a venire in Europa

La Fede è il cammino dell’uomo verso Dio.

La Fede si accompagna alle opere di Carità, sostenendo i fratelli più deboli e bisognosi in questo cammino verso Dio.

Attraverso le mani dell’uomo avvengono tante opere di Carità che le stesse mani ricevono al pari delle tante grazie donate da Dio stesso.

La Main Ouverte di Le Corbusier richiama il significato di questo segno attraverso le sue stesse parole: “questo segno della Mano Aperta per ricevere ricchezze create, per distribuirle ai popoli del mondo, deve essere il segno della nostra epoca”.

Nella mente dell’uomo è, da sempre, la conferma dell’esistenza di un rapporto tra macrocosmo e microcosmo, tra Dio e l’uomo, l’universo e la natura: un rapporto tra il tutto e la parte che si ripeteva all’infinito tra la stessa parte più grande e la più piccola, e così di seguito attraverso ulteriori suddivisioni.

Così il numero aureo o costante di Fidia, le proporzioni dell’Arca dell’Alleanza, così come descritte nella Bibbia, “La Divina Proportione” di Luca Pacioli, la successione di Fibonacci o il Modulor di Le Corbusier, indicano il rapporto fra due lunghezze disuguali, delle quali la maggiore è medio proporzionale tra la minore e la somma delle due.

In particolare, con il Modulor, Le Corbusier ritrova una nuova successione proporzionale riconoscibile come luogo delle differenze dove l’unità risulta dalla successione, formata in un’unica progressione proporzionale, di due distinte figure geometriche: il rapporto aureo o sezione aurea e il rapporto tra il lato e la diagonale del quadrato.

Successivamente verranno ricercate altre combinazioni proporzionali che a partire dal tema sviluppino ed esprimano le sue variazioni, come in un brano musicale, ottimamente rappresentate attraverso il corpo umano.

Questo “progetto raccontato” ipotizza un cammino segnato da formelle colorate in vetro e da elementi in pietra con incisi alcuni brani tratti da testi sacri o riflessioni e testimonianze di Santi e Beati.

Le forti radici religiose ed i valori espressi dalla moderna Albania, possono diventare il centro, a partire dal quale tornare a fare riflettere l’Europa sulle proprie radici culturali e religiose, attraverso in nuovo e diverso approccio comunitario per una vera “Comunità Europea” che sappia mettere al centro l’uomo, al di là di accordi basati esclusivamente su indicazioni e necessità di ordine economico.

A partire da progetti sperimentali di videoarte che hanno recentemente sviluppato opere transmediali, il Parco della Fede a Tirana potrebbe essere sviluppato anche attraverso l’utilizzo della “Realtà Aumentata”, definendo un nuovo format di arte pubblica. Un’opera aperta, che si diffonde nello spazio urbano, per la cui fruizione non esiste un unico luogo ma che invita lo spettatore a un tour attraverso dieci location a cielo aperto in città, per ricomporre i frammenti della narrazione della storia dell’umanità attraverso la presenza di piante e fiori citati nei testi sacri (10 è il numero perfetto dei pitagorici perché è la somma dei primi 4 numeri: 1,2,3,4; 10 è il numero dei comandamenti).

Un’opera di videoarte che, grazie alla Realtà Aumentata, trasforma la città in un cinema diffuso. Un esperimento di storytelling che abbraccia letteratura, arti visive, architettura e cinema per ridisegnare la mappa dello spazio pubblico.

Il pellegrino, utilizzando la mappa on line, potrà esplorare la città alla ricerca di manifesti, raffiguranti dieci paesaggi con inserite le piante citate nella Bibbia e nel Corano, visti attraverso l’immagine di una cornice di pietra, in stile classico e orientale. Una volta inquadrati con un’app gratuita, i manifesti si animeranno per attivare sul display del tablet o dello smartphone, direttamente sovrapposti alle architetture urbane, i singoli episodi dell’opera video di cui sono parte. Per ricomporre la storia, lo spettatore deve dunque attraversare i punti della città in cui i manifesti sono collocati e collegarli in maniera arbitraria per generare così tante narrazioni quante sono le combinazioni degli itinerari possibili. Al termine del tour chiunque può restituire e condividere la propria ricombinazione della trama sul sito del progetto, diventando insieme utente e coautore, dando corpo così a un procedimento letterario teorizzato dalla Letteratura Combinatoria e qui trasferito nello spazio reale, grazie a un utilizzo inedito e significativo delle nuove tecnologie.

Al calar della sera, l’assenza di luce viene colmata da giochi di luce e musica con performances di architectural mapping, espressioni di realtà aumentata che emozionano ed educano il pellegrino lungo il percorso, introducendo temi e testimonianze di una ritrovata armonia con Dio e con il mondo naturale.

La produzione dell’Albero a partire dal Seme è in stretta relazione con la Creazione dell’Universo per Amore di Dio che Lo porta a voler essere conosciuto nel contenuto di un «tesoro nascosto».

Nella Sura 14 di Abramo si esalta l’albero buono che mette radici salde
e alza i rami al cielo.

Rispetto ai 21 alberi (considerando solo i generi) della Bibbia, nel Corano si citano solo:

-Fico (in arabo tin) [Sura XCV At-Tin v.1].

-Giuggiolo spina-cristi  (in arabo unnab) [Sura XXXIV Sabâ’  v.16],  [Sura LVI Al-Wâqi’a v.28].  (dubbio con giuggiolo loto).

-Melograno (in arabo rum’an) [Sura VI Al-An’âm v.141], [Sura LV Ar-Rahman v. 68].

-Olivo (in arabo zaitun) [Sura VI Al-An’âm v.141], [Sura XCV At-Tin v.1; Sura XXIV An-Nur v.35].

-Palma da datteri ( in arabo nakhla, rotab) (citata nel Corano 17 volte). [Sura VI Al-An’âm v.141], [Sura XIX Maryam v.25], Sura XXVI Ash-Shu’arâ’ v.148], [Sura L Qâf v.10], [Sura  LV Ar-Rahman v. 11/68], [Sura LIX  Al-Hashr v.5].

-Tamerice (in arabo atl) [Sura XXXIV Sabâ’  v.16].

Piantare un albero è considerato come un atto meritorio. Se un uomo pianterà alberi fruttiferi riceverà la ricompensa da Dio.

Gli alberi sottolineano la santità dei luoghi (moschee, tombe di santi) che contrasta con il degrado di vasti territori, a causa dell’intenso sfruttamento dovuto al pascolo e alla utilizzazione delle foreste.

Le piante citate nei testi sacri sono state da sempre oggetto di studio. La loro coltivazione in giardini botanici ha un ruolo fondamentale nel campo dell’istruzione, della ricerca scientifica, etica religiosa, della conservazione della biodiversità e del loro uso sostenibile. Tra questi si ricordano i giardini biblici di:
-Neot Kedumim Park, 1965, Israele
-Giardino delle piante bibliche, Tor Vergata, 2000, Italia;
-il giardino coranico di Qatar Quranic Botanical Garden, 2012, Qatar.

Si aggiungono altre essenze vegetali a cui si legano particolari significati e miti attribuiti nel corso della storia dell’uomo:
1. Il fico o sicomoro – abbondanza – la Fede – Bibbia e Corano
2. La vite – Dioniso e Bacco – Bibbia e Corano
3. Il cipresso – il narciso – Amore
4. L’alloro – il crisantemo – i semplici – Apollo e Artemide – il culto dei morti
5. Il melo, il mirto – la rosa – la viola – il giglio – Afrodite e Venere – la Vergine Maria
6. Il melograno – Hera e Giunone – la grande Dea Madre – la Passione di Cristo – Bibbia e Corano
7. L’olivo – la zucchina e il cetriolo – Atena – la Pace e la saggezza – la Risurrezione – Bibbia e Corano
8. Il cedro – l’aloe
9. Il carrubo – il ranuncolo – il cardo mariano
10. Il cedro del Libano –
11. La palma del martirio – il grano – vita e sacrificio – Bibbia e Corano

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